CHI SIAMO

E.B.A.P. - Ente Bilaterale dell'Artigianato Piemontese

Associazione senza fini di lucro costituita pariteticamente da organizzazioni sindacali e datoriali allo scopo di contribuire alla salvaguardia del patrimonio di professionalità di lavoro dipendente ed imprenditoriale delle imprese artigiane

LE PRINCIPALI ATTIVITÀ DELL'ENTE

SOSTEGNO AL REDDITO, PRESTAZIONI E WELFARE

Per la salvaguardia delle professionalità nelle imprese artigiane, l’Ente eroga prestazioni a favore sia di lavoratrici e lavoratori in caso di sospensioni o riduzioni dell’attività lavorativa e/o in presenza di contratti di solidarietà, sia delle imprese a fronte di calamità naturali, per il sostegno di investimenti per l’innovazione tecnologica, nonché interventi di welfare a favore di lavoratori dipendenti ed imprenditori.

RAPPRESENTANZA
SINDACALE

L’Ente, costituito e partecipato dalle Parti sociali, gestisce i contributi versati dalle imprese attraverso la mutualizzazione degli oneri sindacali, per promuovere le attività bilaterali Regionali e di Bacino volte alla realizzazione di un modello efficiente ed efficace di assistenza contrattuale, a beneficio di lavoratrici e lavoratori e delle imprese artigiane.

SICUREZZA

L’Ente sostiene l’attività dei rappresentanti Territoriali per la Sicurezza di lavoratrici e lavoratori e le iniziative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, coordinate dagli Organismi Paritetici regionali e provinciali (O.P.R.A. ed O.P.T.A.).

L’artigianato è stato il primo comparto in Italia che ha sperimentato, diffuso e consolidato il principio della bilateralità e gli strumenti che da questa hanno preso origine, coinvolgendo “trasversalmente” più settori produttivi: dal manifatturiero (di cui fanno parte, ad esempio, il tessile – abbigliamento, il legno – arredamento, l’alimentazione, la meccanica di produzione), all’artistico (ad esempio l’orafo – argentiero e la ceramica – vetro), ai servizi alla persona (come l’acconciatura e l’estetica) e servizi alla collettività (quali ad esempio l’installazione di impianti e gli autoriparatori).

BILATERALITÀ ARTIGIANA

La bilateralità artigiana nasce negli anni ‘80 del secolo scorso dando attuazione agli accordi interconfederali nazionali siglati dalle Parti Sociali dell’Artigianato, comparativamente più rappresentative, con l’obiettivo di costruire un modello di relazioni industriali di tipo partecipativo per migliorare le condizioni di lavoratrici e lavoratori all’interno e all’esterno dei luoghi di lavoro e per aumentare la competitività delle imprese, con la consapevolezza del ruolo fondamentale del comparto nel contesto socio-economico nazionale.

Nella sua storia, il sistema, si è dimostrato solidamente ancorato al territorio e capace di garantire un ampio ventaglio di interventi sia in settori “core”, come quello del sostegno al reddito, sia emergenti, come ad esempio la salute e sicurezza del lavoro e la formazione professionale.

Il sistema, negli anni, si è fortemente sviluppato a livello territoriale, con l’istituzione di un ente bilaterale territoriale per ciascuna regione: in Piemonte nel 1993 viene costituito l’E.B.A.P. – Ente Bilaterale dell’Artigianato Piemontese – dalle Organizzazioni Artigiane, CONFARTIGIANATO, C.N.A., C.A.S.A., e dalle Organizzazioni Sindacali di lavoratrici e lavoratori, C.G.I.L., C.I.S.L., U.I.L., piemontesi.

L’E.B.A.P. “traduce” in azioni concrete gli Accordi Sindacali Regionali, amministra i Fondi Bilaterali dell’artigianato regionali rispondendo alle esigenze del comparto quali: il sostegno al reddito di lavoratori dipendenti ed imprese, la costituzione di un sistema di rappresentanza e supporto sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, e la mutualizzazione degli oneri sindacali.

Gli Enti bilaterali rappresentano oggi un vero e proprio “sottosistema” nel più ampio quadro delle relazioni industriali, anche alla luce delle scelte recenti operate dal legislatore sono ormai da tempo protagonisti sempre più attivi del c.d. “nuovo” welfare (o welfare “secondario”), che in una società complessa e segnata dall’aumento dei rischi, indotti non solo dagli effetti della crisi economico-finanziaria, ma anche dalle emergenti tensioni demografiche, appare uno strumento, più che utile, necessario per supportare la crescita equilibrata e l’inclusione sociale.
Nel quadro di complessità della società moderna svolgono un ruolo fondamentale nella rilettura dei fenomeni economici – sociali, e sono chiamati ad individuare risposte concrete ai nuovi rischi e ad individuare nuove aree di intervento e nuove forme di mutualità.
Negli ultimi dieci anni, il welfare artigiano ha attraversato un processo di riorganizzazione funzionale ed amministrativa, con la progressiva delega di alcune responsabilità a fondi centralizzati, come il Fondo di assistenza sanitaria integrativa San.Arti. e il Fondo bilaterale alternativo per l’artigianato Fsba.